FRINGE BENEFIT

Le ultime novità in materia di fringe benefit introdotte dalla Legge di Bilancio 2024.

I fringe benefit, i premi di risultato e più in generale il welfare aziendale rappresentano oggigiorno una leva strategica di notevole importanza per le aziende: permettono di fidelizzare ed incentivare i propri dipendenti, migliorando la produttività ed il clima aziendale, ma anche di attrarre nuove risorse. Vanno oltre alla retribuzione economica e riguardano svariati ambiti come salute, formazione e crescita professionale, sostegno alla famiglia, e tempo libero.

Per quanto riguarda i fringe benefit, in deroga all’art.51, comma 3 del T.U.I.R. Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e limitatamente al periodo d’imposta 2024, la legge n.213/2023 ha disposto una disciplina più favorevole rispetto a quella in regime. Si tratta di un innalzamento del limite di esenzione dal computo del reddito imponibile del lavoratore dipendente dei beni ceduti e servizi prestati al medesimo sotto forma di fringe benefit.

Nello specifico:

  • per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, addottivi o affidati, il limite di esenzione per ciascun periodo d’imposta passa da € 258,23 a €2.000,00;
  • per gli altri lavoratori dipendenti si alza a €1.000,00.

Si precisa che nel regime di esenzione delle somme erogate o rimborsate al lavoratore dipendente dal datore di lavoro vengono incluse delle specifiche fattispecie come per esempio il pagamento delle utenze domestiche dell’energia elettrica, del gas naturale, del servizio idrico integrato, delle spese per il contratto di locazione della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.*

*per questi ultimi due casi elencati si rimanda per maggiori informazioni alla circolare n.5 del 7 marzo 2024 dell’Agenzia delle Entrate